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La prima trasmissione in simultanea di un discorso di Mussolini (23 marzo 1924) seguito da una piccola folla di curiosi. Un incidente tecnico impedì la conclusione della diretta.
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Il Canzoniere della Radio delle edizioni Campi di Foligno fu tra i più diffusi supporti radiofonici insieme a Radio orario.
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Alberto Rabagliati (un cantante così noto da ispirare anche il titolo di una canzone), disegnato con un tratto che ricorda il "Flash Gordon" di Alex Raymond.
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La ginnastica di comuni cittadini nelle scuole, negli stadi e nei "dopolavoro" viene usata come strumento di controllo e propaganda.
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Un matrimonio in motocicletta. L'amore per le macchine e per la velocità diventa, con il fascismo, un simbolo di massa del progresso.
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Primo Carnera. L'emblematico eroe contadino nel 1933 vinse il titolo mondiale dei pesi massimi.
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Armando Gill, divo del cafè-chantant, incluse nel suo repertorio canzoni di propaganda.
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Cinico Angelini e Pippo Barzizza, i due più celebri direttori d'orchestra di musica leggera della Radio.
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Nell'ottobre del 1935, dopo l'aggressione all'Etiopia, la Società delle Nazioni decide le "inique sanzioni". Molti prodotti di importazione vengono a mancare. Si supplisce con una parola d'ordine che diverrà uno slogan, "Autarchia": solo prodotti italiani, fabbricati con materie prime italiane.
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I "figli della lupa": il consenso del regime cresceva anche attraverso l'indottrinamento dei più piccoli.
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I figli della decadente borghesia liberale vivevano con mamme emancipate ma distratte, indecise tra "balocchi e profumi", come recita la famosa canzone scritta da Ermete Giovanni Gaeta, più noto come E. A. Mario.
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E. A. Mario. Il famoso paroliere fu anche autore della famosissima Leggenda del Piave e di innumerevoli canzoni drammatiche e sentimentali che diedero origine ad altrettanto famose e fortunate "sceneggiate".
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Il teatro popolare dialettale. Nel 1932 fu organizzato presso Il Casino comunale di Sanremo un Festival Napoletano.
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La doppia pagina del Canzoniere della Radio pubblicizza l'iniziativa di Radio sociale, grazie alla quale gli ascoltatori potevano incontrare i loro beniamini: i cantanti e gli attori più noti ed amati.
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Totò in una foto della Rivista di varietà Se fossi Don Giovanni (1938). Sul bavero si nota la "cimice" con l'emblema del fascio.
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Roosevelt dichiarava che non sarebbe entrato in guerra a meno di non essere attaccati. Churchill e Roosevelt diventarono il bersaglio della satira fascista. Ancora si sperava che l'America non entrasse in guerra.
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L'autarchia arriva a scuola e i bambini delle elementari, da bravi "figli della lupa", raccolgono lana per la patria.